Il dipartimento di aste di sculture attraversa tutte le epoche e le principali correnti artistiche, dalla scultura antica a quella del XIX e XX secolo e lambisce diverse aree geografiche.
L’offerta d’asta comprende piccole o grandi sculture in legno, in bronzo, in marmo, pietra, terracotta, avorio. Il dipartimento propone inoltre oggetti da collezione, come marmi antichi, opere scultoree decorative e soggetti religiosi.
La scultura è un mezzo espressivo con radici antiche e una storia millenaria. Ogni opera racconta molto delle tradizioni, della storia e della cultura del popolo da cui proviene; il ritrovamento, la scoperta di una scultura è come un viaggio in un luogo e in un tempo lontani, è come incontrare le genti che l’hanno creata, toccata e spesso venerata. La tridimensionalità permette di avere un’esperienza sensoriale dell’opera a tutto tondo. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui nel mondo del collezionismo il grado di interesse per la scultura è piuttosto alto.
La selezione di Gregory’s include opere scultoree inedite e raffinate che testimoniano una grande capacità di esecuzione. Tra le migliori aggiudicazioni si annovera una coppia di sculture in bronzo dorato con figure classiche, attribuita a Barthélemy Prieur (1540-1611) che ha raggiunto in asta i 26.060,00 €.
Sempre nell’ambito della raffigurazione di soggetti classici, un risultato di particolare rilevanza è l’aggiudicazione di “Ave Caesar! Morituri te salutant”, scultura in bronzo firmata alla base Pius Adamowitsch Welonski (1849 – 1931), scultore Polacco, battuta all’asta per 9.424,00 €.
Tra le altre grandi aggiudicazioni delle aste di scultura del XIX e XX secolo, spiccano i nomi di Luciano Minguzzi, Cleto Tomba, Eugenio Maccagnani, Arthur Marie du Passage.